Vincendo solo 2 quarti su 5, compreso l’Overtime, l’Olimpia Milano si porta a casa gara 1 affidandosi al tiro da tre punti. Più del 47% dalla lunga distanza consegnano la vittoria alla squadra meneghina, ma non è stata solo quello il punto cardine. Un certo Shavon Shields ha deciso che era ora di salire in cattedra e ne ha messi 25 in 27 minuti !
La cosa più sconcertante è stato vedere la naturalezza con la quale abbia messo due triple difficilissime con la mano in faccia. In uno stato di grazia così, l’unica cosa che potrà fare la difesa Virtus sarà quella di impedirgli di ricevere palla. Non che Napier abbia tirato malino eh.
Ma i problemi in casa Bologna, se così si possono chiamare, sono dovuti per l’ennesima volta a un calo violento e sostanziale nel terzo periodo di gioco. Non è la prima volta che questo avviene e ormai non si può più definire un caso. Urgono rimedi prima di Gara 2.
Un altro dei problemi è il nervosismo sostanziale che si respira nell’ambiente. Dalla scelta di Segafredo di non rinnovare la partnership, è stato sempre un susseguirsi di voci che comunque non hanno influito sul campo. La serie prolungata con Tortona, e una gara in più con Venezia non sono frutti di questi avvenimenti, bensì di normale logorio stagionale. Siamo certi che se Milano avesse affrontato la squadra di De Raffele sarebbe potuta arrivare anche lei a Gara 5.
Nell’ambiente si dice che Marco Belinelli sia rientrato negli spogliatoi prendendo a pugni una porta (o tirando un pugno? ) ! Noi tendiamo a crederci perchè, più di una volta abbiamo sottolineato il nervosismo dell’ex San Antonio Spurs sia quando non riceveva palla, sia quando è rimasto a marcire in panchina.
Di spunti per il proseguo della serie ce ne sono giù tantissimi: che vinca il migliore!