Solo una cosa si può rimproverare alla Virtus Bologna: non essere riuscita a controbattere al parziale del Baskonia ad inizio terzo periodo. Facile a dirsi, molto più difficile a farsi.
Molti tifosi, molti appassionati sognavano l’accesso ai playoff memori del disastro della squadra dei Paesi Baschi, pochi giorni prima, contro il Maccabi Tel Aviv. Invece purtroppo così non è stato, e nonostante l’infortunio di Moneke, è salito in cattedra uno dei giocatori più ricercati sul mercato: Markus Howard.
Il folletto americano si dice sia nel mirino del Real Madrid e non fatichiamo a crederci. Uno dei realizzatori più incredibili che si siano mai visti su un campo da basket europeo. E poco importa se per segnare 8 triple ha dovuto tirarne 18: sapete quanti sono 8 canestri da tre punti in una partita? Incredibile!
A dirla tutta in realtà la sua partita non era neanche iniziata così bene se pensiamo che nel primo tempo, il giocatore nativo di Morristown, aveva messo a segno solo 9 punti e soprattutto, è stato sostituito visto la sua poca indole difensiva. Il piano partita di coach Banchi prevedeva di attaccarlo sistematicamente e infatti, a fine primo tempo la partita era in perfetta parità.
Ma poi è arrivato quel maledetto parziale che ha portato la squadra di casa a +15 a fine terzo quarto, e da li è stato quasi impossibile recuperare. La Virtus ci ha provato in tutti i modi, a volte anche forzando (tante palle perse, troppe) e soprattutto disunendosi. Non vogliamo scatenare un putiferio con questa ultima frase. Disunendosi non significa non giocare di squadra per via di scarsa attitudine, semplicemente viene spontaneo in un momento di difficoltà provare a recuperare nel minor tempo possibile. Giocando qualche possesso in più a metà campo forse si sarebbe potuto fare di più, ma contro questo Baskonia…
La squadra di Dusko è impostata per correre ai mille all’ora e per prendersi tiri davvero insensati. Questa cosa la fanno tutti: da McIntyre ad Howard fino a Costello, ognuno con il proprio stile. E se becchi una serata come questa in cui ti entra quasi tutto, il gioco è fatto. Bravi loro.
Questione di filosofie e anche di fortuna. Ma quando hai un giocatore come Howard che ne mette 28 in 24 minuti: di cosa dobbiamo parlare?
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