Notizia di oggi, rilasciata da Sportmediaset che annuncia che Chiesa e Soulè potrebbero essere venduti nella prossima finestra di mercato. Oggettivamente, la mossa ci sembra anche piuttosto sensata se si rivelasse vera, poiché ci dà degli spunti di riflessione sul futuro bianconero. In primis, la conferma del 352 che non avrebbe spazio per Chiesa e Soulè, soprattutto l’azzurro non sta perfomando come dovrebbe non avendo la fisicità per tenere il pallone insieme a Vlahovic. Quindi l’idea di vendere l’attaccante esterno per poter poi seguire un profilo più efficace nel modulo avrebbe molto senso, soprattutto se a questa addizione sommiamo che Chiesa da quando è tornato dall’infortunio non è mai stato realmente decisivo, sembrando l’ombra del giocatore di un tempo.
Allontarsi dalla Mole potrebbe dare quindi nuova linfa a Federico, magari accasandosi in una società che potrebbe sfruttare al massimo il suo stile di gioco e tornare in futuro l’attaccante che ci ha fatto sognare nelle notti azzurre dell’Europeo. Una situazione Win-Win come direbbero oltreoceano sia per la Juventus che per il giocatore. Questo però ci porta a pensare che sulla panchina bianconera siederà per un’altra stagione Max Allegri, l’uomo che ha permesso alla Juventus dal lottare per il quarto posto all’insidiare l’Inter per la corsa scudetto; questo con una squadra di livello inferiore ai nerazzurri. Nonostante questo però è bene ricordare che circolano molte voci su un possibile addio dell’allenatore toscano a fine stagione, a quel punto l’idea della società potrebbe essere riprendere Conte. Più volte visto allo stadio, senza contare che vive nel capoluogo piemontese. La Juventus vuole tornare a vincere e forse l’idea di riprendere un allenatore che già ha vinto con una squadra non estremamente da sogno alletta parecchio il DS Giuntoli. Vedremo cosa succederà, ma se davvero a giugno vedremo andare via Chiesa e Soulè, significherà che i tifosi juventini vedranno molto spesso la difesa a tre nei prossimi anni. E che quindi l’idea esotica di Thiago Motta non si concretizzerebbe