La Dolomiti Energia ospita il Buducnost Podgorica. Partita già importante per le sorti del girone di Eurocup. Scopriamo insieme come è andata.
PRIMO QUARTO
Parte male Trento che subisce un parziale di 11-2 e costringe coach Paolo Galbiati a chiamare il primo timeout della serata. Tanti canestri sbagliati anche da sotto canestro.
Si torna in campo e il copione della partita migliora solo leggermente: Trento si sblocca in attacco ma non riesce ad arginare l’energia del Buducnost che, quando non segna, riesce comunque a prendere rimbalzi offensivi per un secondo tiro. Anche con i primi minuti sul parquet di Forray e Ford la situazione non cambia fino a che Pecchia non mette 5 punti in fila permettendo alla sua squadra di ridurre lo svantaggio a -5 che diventa -2 grazie alla tripla allo scadere di Lamb ! Trento 16- Buducnost 18 ..
SECONDO QUARTO
Avvio di secondo parziale sicuramente più dinamico per la squadra di casa che non riesce però a massimizzare le azioni costruite in attacco continuando a sbagliare tiri facili. Non bel primo stint di Ford che esce per due falli e Trento non riesce a tenere i contropiedi di Podgorica. Tanta confusione in campo ma alla fine la Dolomiti Energia riesce a ricucire ancora a -4 e costringe il coach montenegrino a chiamare timeout a metà secondo quarto.
Non un’ottima difesa per la squadra di casa ma Niang con il suo strapotere fisico piazza una schiacciata nel traffico che non aumenta la distanza fino a che però, l’ennesima palla persa permette un contropiede che Sulaimon riesce a chiudere con un facile layup per il +6. Budcucnost gioca nettamente meglio con un flusso di gioco molto più fluido e riesce ad arrivare, grazie a due supertriple di Yogi Ferrel a +10, ma con un minimo sbandamento anche Trento riesce a correre e con un mini parzialino di 4-0 costringe al secondo timeout del primo tempo gli avversari. Il pasticcio arriva però sulla potenziale ultima azione del quarto. Si, potenziale, perchè da una palla persa Sulaimon recupera e corre eseguendo un arresto e tiro da 3 punti: tamponato da dietro e 3 tiri liberi. Solo 1/3 e si chiude così: Trento 35- Buducnost 42.
TERZO QUARTO
Si sblocca finalmente Jordan Ford ma non basta perchè dall’altra parte a tenere vivi gli ospiti ci pensa sempre Yogi Ferrel con il suo talento. E’ però una Trento più determinata e volenterosa che nonostante le evidenti difficoltà dopo 4 minuti si riporta a -3. Ma dura poco perchè la velocità e anche la migliore organizzazione del Buducnost la fanno volare a +9 in un “amen”. Primo timeout del secondo tempo per Galbiati. Se la Dolomiti non gioca con più organizzazione avrà poco speranze. Diciassette punti finora per Ferrel. Non si ferma però l’emorragia e i montenegrini volano addirittura sul +12 complici anche le scarsissime percentuali al tiro dei trentini e un Ford oggi in palese difficoltà.
Quando mancano 2 minuti alla fine del terzo periodo non sembra esserci via di uscita per la squadra di casa. E finisce anche peggio visto che a fine primo quarto il punteggio dice: Trento 44 – Buducnost 65 !
QUARTO PERIODO
Poco da aggiungere il questo quarto periodo se non quello già detto in precedenza. La squadra montenegrina continua a predicare bel gioco mentre Trento non riesce a esprimere il proprio potenziale. Podgorica chiama timeout dopo che Forray mette 4 punti in fila ma questo vale solo il -20. Probabile che sia un tentativo per continuare ad allenare la propria squadra .
Piccola reazione di Trento che sulle ali di questa improvvisa energia si riporta sotto di -15 punti e costringe gli ospiti al secondo timeout. Ferrel e Tanaskovic riprendono a segnare e la partita ritorna tranquillamente sotto chiave per chi ne è stato in possesso dal primo minuto di gioco.
Ultimi minuti di garbage time anche se in Europa in realtà si gioca fino all’ultimo possesso. Risultato finale: Trento 64 – Buducnost 85 !
Il Buducnost Podgorica vince ed espugna Trento con una partita sostanzialmente perfetta. Dominata dal primo all’ultimo minuto senza concedere mai agli avversari più del dovuto.
Male Trento, c’è assolutamente tanto da fare per questa squadra. Ma è già la seconda settimana che lo diciamo, ora bisogna agira.