Alla Juventus di Tiago Motta si può dire davvero di tutto, ma sicuramente non si può recriminare sullo spettacolo delle partite. Qualcuno potrà dire che in campionato ha ottenuto tre 0-0 consecutivi, si vero, però anche quei pareggi sono stati sinonimo di attacco.
Una squadra che predilige il possesso palla con la volontà di attaccare la porta e non di addormentare la partita, anche se a volte ti ritrovi squadre disposte a difendersi in 11 in mezzo metro piuttosto che prendere goal. E’ proprio in quelle occasioni che si fa più fatica, ma stiamo comunque parlando di una squadra caparbia, che non molla mai, e ieri ne abbiamo avuto la dimostrazione.
ARBITRAGGIO E SFORTUNA…
Partiamo dalla sfortuna. Nel giro di 10 minuti circa si fanno male sia Bremer che Nico Gonzalez, ovvero un pilastro di questa nuova Juve e forse il nuovo acquisto più performante (insieme a Conceicao).
Non possiamo sapere se con loro in campo la partita sarebbe andata diversamente, ma sicuramente un minimo dubbio rimane. A questo dobbiamo poi aggiungere un arbitraggio sicuramente dubbio.
Non parliamo mai di arbitri e ci mancherebbe, però su 3 episodi (4 se ci mettiamo Koopmeiners lanciato sulla fascia laterale e poi la porta) sono stati tutti a sfavore dei bianconeri.
Il contatto sulla caviglia di Vlahovic che avrebbe dato un rigore? Neanche guardato.
Di Gregorio tocca con la mano quindi a livello fiscale purtroppo ci può stare. Anche se come si può vedere la mano se la tira indietro, non la estende. Douglas Luiz si para sul tiro e magicamente diventa un calcio di rigore, quindi prendiamoci tranquillamente a pallate in faccia, non ci si può difendere.
Insomma sta a voi pensare se siano state scelte giuste o sbagliate, questa è la nostra interpretazione.
VLAHOVIC: FINALMENTE DUE SQUILLI DA BOMBER
Lo abbiamo un po’ criticato ultimamente e anche a ragione. Ieri però, dopo una prima parte in cui era sempre fuori posizione, ha prima rubato il tempo alla difesa avversaria e ha poi piazzato un colpo da 90 nel sette. Dusan Vlahovic è il vero spartiacque di questa Juve.
Perchè bomber non vai da nessuna parte, poi possiamo eventualmente analizzare se sia un bomber o no. Ma la Juventus ha bisogno del miglior Dusan in circolazione e se è a punteggio pieno in Champions è anche grazie a lui. A lui e a Conceicao, entrato dalla panchina, con un dribbling secco e un tocco stupendo regala la vittoria agli uomini dell’ex allenatore del Bologna.
Dite tutto alla Vecchia Signora, ma di vecchio sicuramente è rimasto ben poco.