I tifosi bianconeri non possono essere più felici dopo la prima giornata di campionato. Non solo la Juve ha vinto la partita con un secco 3-0, ma ha anche giocato un bel calcio, qualcosa che difficilmente da queste parti si è visto nelle ultime annate.
Una squadra aggressiva anche sul recupero palla e che, rispetto alle uscite pre stagionali, ha fatto molto meno passaggi indietro e molte più triangolazioni. In più la magica intuizione di Thiago Motta di lanciare titolare Mbangula, giovanissimo ragazzo autore della prima rete di questa Serie A per i bianconeri.
JUVE: SEGNALI POSITIVI!
Come detto non è soltanto la vittoria a rendere soddisfatti staff tecnico e tifoseria, ma bensì il gioco. Una Juventus così non si vedeva da anni e se rimarrà tutto così sicuramente ci sarà da divertirsi. Ottimi segnali sia dal reparto difensivo (anche se il Como ha fatto molto poco), che dal centrocampo. Nessuno escluso, tutti hanno svolto il proprio compito e giocato bene.
Non vogliamo essere cattivo e dire “malissimo” Vlahovic, ma se sei il centravanti titolare non puoi essere sempre in fuorigioco e prendere solo il palo. Ricordiamo che prendere pali e traverse non è solo “sfortuna” ma può anche essere catalogata come imprecisione. Bel colpo di testa per il momentaneo 3-0 (poi annullato), però nell’ 1 vs 1 bisogna essere più cinici. Alcune occasioni capitano solo una volta a partita e non si possono sprecare. Non commentiamo l’ultimo tiro a tu per tu con Pepe Reina. Quindi se la Juve vuole massimizzare tutto deve chiedere di più al proprio centravanti.
COMO: PER LA SERIE A SERVE DI PIU’
Ingeneroso fare le pulci al Como, neopromossa e tornata in A dopo 21 anni. Premettendo che sono stato grande estimatore di Fabregas ma non mi è piaciuto come sia stato cacciato Longo, la squadra lombarda ha dimostrato lo scorso campionato di saper giocare a calcio. Ma per la Serie A serve di più.
Ha una rosa davvero esperta che questa sera però non ha giocato secondo le aspettative. Non ci si aspettava ne una vittoria e neanche un dominio del possesso palla, ma contro una difesa juventina che in pre campionato ha fatto male, si poteva fare qualche azione in più.
Ora la palla è nella mani di Fabregas che dovrà lavorare e non poco per realizzare il progetto comasco.