Al termine di una partita a dir poco intensa, finita con il risultato di 81-78, l’Olimpia Milano mantiene il fattore campo e giovedì avrà il primo match point per portarsi a casa lo Scudetto.
Una partita iniziata con le due squadre in gran spolvero offensivo arrivata poi gradualmente a normalizzarsi visto che le compagini si conoscono a memoria. Bella partita se non fosse per il finale.
Premettendo che qualsiasi cosa uno scriva scontenterà sicuramente qualcuno, Carmelo Paternicò ha dato dimostrazione per l’ennesima volta di come un arbitro può rovinare una partita che fino a quel momento era stata sublime. Tralasciando l’episodio di Mirotic (passi?), quello che ci fa rabbia è la gestione della rimessa finale. Una rimessa dubbia in cui in realtà non si capisce bene chi tocchi la palla. Ovvio che i tifosi virtussini dicano che sia stato Napier e i tifosi meneghini che sia stato Abass. Ma se siete neutrali sapete benissimo che in caso di scelta dubbia debba rimanere la decisione presa sul campo, quindi in questo caso palla Virtus. Ebbene dopo 5 minuti di colloqui all’istant replay, gli arbitri sembravano aver deciso di lasciare palla alla squadra bolognese.
Ma che cos’è il genio ? Che cos’è l’estro, anzi chi è? Carmelo Paternicò. Un arbitro stimato pochissimo da tutto il mondo del basket (non è un insulto, ma un dato di fatto) che si prende la briga, andando contro i propri colleghi, di cambiare decisione in corso d’opera. E di conseguenza palla a Milano e partita finita.
Lascia perplessi il fatto che questa cosa sia avvenuta dopo che il GM di Milano abbia chiesto agli arbitri più rispetto.
Noi non vogliamo entrare nelle decisioni arbitrali o su chi avesse ragione o chi torto. Non vogliamo pensare che una persona possa agire in malafede e neanche parlare del passato, su quanti favori sono stati fatti a squadre ecc ecc.. !
Ma la questione è che sul 81-78, hai dato palla alla squadra in trasferta, la decisione è dubbia: lasci la palla alla squadra in trasferta e sarà il campo, che è sempre sovrano, a decidere la sfida.
Così non è andata e Milano è riuscita a portare a casa una Gara 3 di fondamentale importanza. Dal punto di vista tattico abbiamo visto tanto post basso sfruttato da una parte da Mirotic (21 punti in 23 minuti) e dall’altra da Mickey. Siamo certi che i due coach riusciranno ad adeguarsi a queste situazioni.
Pensiamo che Messina continuerà a concedere un po più il tiro a Shengelia, sta tirando benissimo ma basta un piccolo granello di sabbia nella mente per abbassare la percentuale.
Banchi invece sa che dovrà grattare la superficie con le unghie e con i denti perchè vincere a Milano non è mai facile. Forse c’è da rivedere un po’ l’utilizzo di Hackett e anche le rotazioni degli esterni.
Cordinier sta creando tanti casini e l’ottima difesa milanese su Belinelli gli permette solo di prendere tiri forzati, che il capitano segna tranquillamente perchè fenomeno. La Virtus può fare nettamente meglio.